3 consigli al top da Giovanni De Pierro

Giovanni De Pierro è un imprenditore di Roma con lunga esperienza nel settore nautico, curatore di un blog sul mondo dello yachting ed esperto consulente del lavoro. Sul web da Roma Giovanni De Pierro pubblica diversi consigli a chi, come lui, è appassionato di nautica. Abbiamo avuto il piacere di ricevere 3 consigli esclusivi per voi lettori, CONTINUA A LEGGERE!

CONSIGLI NUMERO 1: Se soffri il mal di mare….

Prende il nome di cinetosi e frena spesso le velleità di molti, che desiderano vivere un’esperienza in mare, per una crociera o anche per un semplice giro in barca tra amici. Si tratta del mal di mare, nemico invisibile, ma insidioso, che spesso rovina i viaggi, trasformandoli in autentici incubi “a bordo”. I sintomi più frequenti sono: senso di vomito, nausea, spossatezza, sonnolenza, pallore e sudorazione fredda. Sono sempre più le persone che soffrono del comune mal di mare ma, se fino a qualche tempo fa, la cinetosi creava imbarazzo e vergogna, oggi viene affrontata con maggiore serenità. Infatti, è importante sapere che non c’è necessità di rinunciare ad un viaggio in barca perché vittime del mal di mare. Basterà, così, seguire alcuni piccoli consigli per evitare la cinetosi e vivere al meglio il tanto agognato viaggio in barca. Il primo consiglio per chi soffre il mal di mare è sicuramente quello di fare immediato ricorso ai farmaci antinausea o ai tranquillanti, tentando rimedi più naturali e dolci. Per prima cosa, chi soffre di mal di mare deve tentare di trovare una sistemazione in barca, che si trovi in corrispondenza del centro di gravità della nave, perché è un punto dove oscillazioni e movimenti risultano essere più mitigati e rallentati. Altro consiglio importante per chi soffre il mal di mare è quello di prediligere un ambiente ventilato, aperto e luminoso, evitando gli spazi angusti e claustrofobici. Infatti, chi soffre il mal di mare non deve mai portarsi sotto coperta, dove cala il livello di ossigeno e le oscillazioni della barca sono più violente e percepibili. Dunque, un consiglio per chi soffre di mal di mare è quello di rimanere in superficie, respirare pienamente l’aria del mare ed evitare tutti gli odori, che favoriscono la nausea ed il malessere. Inoltre, sarà importante accompagnare l’ondeggiare della barca con il respiro, concentrandosi sull’orizzonte, al fine di mettere in equilibrio mente e respiro. Il mal di mare, infatti, come il malessere causato dagli altri mezzi di trasporto, è dovuto da una sorta di interferenza tra gli stimoli che regolano l’equilibrio e quelli che guidano muscoli ed articolazioni. Altra accortezza che le vittime di cinetosi possono osservare è legata al cibo.

VA BENE, ABBIAMO CAPITO MA…QUINDI?? COSA DOBBIAMO FARE PRIMA DI SALIRE A BORDO?

Prima di salire a bordo sarà importante evitare alcool, fumo, caffè, latte, bevande ad alto tasso di acidità, a cui preferire acqua fresca e frizzante. Se il mare è mosso, però, un consiglio per chi soffre il mal di mare è quello di evitare di salire a bordo a stomaco vuoto. Meglio mangiare qualcosa di secco e di salato, cercando sollievo in fonti di distrazione rilassanti. Inoltre, sarà importante coricarsi o sedersi quando compaiono i primi sintomi del mal di mare. Qualora questi rimedi dolci e naturali non funzionino, allora, sarà importante ricorrere ai farmaci, soprattutto quelli a base di scopolamina, prometazina e dimenidrinato. Esistono anche anche cerotti da applicare dietro l’orecchio due ore prima di salire a bordo, i bracciali anti nausea e gomme da masticare, che vanno assunte nel momento in cui si avvertono i primi sintomi del mal di mare. Però, è sempre importante consultare il medico prima di assumere qualsiasi medicinale. Dunque, in caso di mal di mare, niente paura! Seguendo questi piccoli e semplici consigli, il tanto agognato viaggio in barca diventa sogno realizzabile. 

CONSIGLIO NUMERO 2: Corso Yacht Master per patente

La passione per le barche è molto diffusa in Italia e, negli ultimi anni, le imbarcazioni di lusso hanno stravolto il mercato grazie alla loro diffusione, spiega Giovanni De Pierro. Per tale ragione, molti appassionati e skipper professionisti hanno deciso di conseguire il corso Yacht Master, un attestato di certificazione che conferma le proprie abilità e professionalità.

Il corso Yacht Master non è affatto una passeggiata, richiede molto impegno ed è una patente che certifica le competenze della navigazione e della gestione di uno yacht, in qualsiasi condizione. Gli esami da dover affrontare sono lunghi e abbastanza complessi, inoltre ci potrebbe essere un problema per chi non mastica le lingue straniere: le verifiche sono completamente in inglese stando a Giovanni De Pierro. Chiunque vuole diventare uno skipper o voglia comunque lavorare all’estero, avere tra i suoi documenti questa certificazione attesta le sue ottime abilità oltre ad avere un titolo abbastanza prestigioso. 

Il corso Yacht Master può avvenire in due modalità: 

  • SULLA BARCA O IN AULA Questo è possibile grazie agli enormi passi in avanti fatti dalla tecnologia che permette l’utilizzo di diversi programmi di apprendimento tramite internet. Una volta scelta la tipologia e iniziato il corso, alla fine ci sarà un esame che metterà alla prova tutti gli argomenti affrontati durante le lezioni. Per avere l’attestato ufficiale però si deve effettuare per forza una prova finale in mare, quindi nel caso di corsi via internet è previsto in seguito un ulteriore aggiornamento.
  • DAL VIVO IN AULA Per chi invece ha già una minima conoscenza dell’ambito nautico e vuole approfondire un minimo i concetti, può seguire diversi corsi con delle persone che hanno già ottenuto lo Yacht Master. Queste lezioni sono per un massimo di 4 persone e si svolgono su una imbarcazione dove in seguito avrà luogo una piccola prova finale. Queste tipologie di corsi sono ottime per rinfrescarsi la memoria o per effettuare i primi passi nel mondo nautico, in modo da prepararsi al meglio in vista delle lezioni vere e proprie di Yacht Master. 

Negli ultimi tempi sono state modificate varie cose, tra cui i brevetti: adesso la certificazione di Coastal Skipper si è tramutato in “Yacht Master Coastal”. Questi si ottengono in base alle miglia percorse su una imbarcazione e per accedere allo Yacht Master Offshore occorrono 2500 miglia. Il Royal Yachting Association (RYA) ha notato come sempre più persone intraprendono il Coastal, perché probabilmente non hanno come obiettivo quello di lavorare in questo ambito ma utilizzano il corso per aumentare le proprie abilità, in modo da farsi trovare pronti quando si decide di effettuare una gita in mare con la famiglia o con gli amici. 

Uno degli aspetti fondamentali per essere preparati al meglio ad uno dei corsi Rya, è quello riguardante la cura della barca. Quando si intraprendono queste lezioni, ad ogni persona viene affidata una imbarcazione e il primo impatto è sempre importante. Per questo scrive Giovanni De Pierro che non è indispensabile che la barca sia pulita e splendente, ma deve avere tutta l’attrezzatura in regola, anche perché un altro aspetto su cui si soffermano questi corsi è la manutenzione del mezzo. 

Per effettuare lo Yacht Master ci sono diversi documenti da dover presentare al momento dell’esame, come il certificato di primo soccorso e il bonifico effettuato alla Rya per la certificazione. 

CONSIGLIO NUMERO 3: AFFITTA UNO YACHT! TI SENTIRAI SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALIDOSO ! 

Il mercato nautico degli ultimi anni è aumentato incredibilmente, facendo notare come il settore goda di un’ottima salute nonostante sia un mercato di nicchia. Finora in Italia la situazione è molto rosea, come confermano i dati di Confindustria Nautica, dove le barche da diporto stanno attraversando un momento d’oro. Se qualcuno vuole entrare in questo mondo, la domanda è sempre la stessa: è meglio affittare o acquistare uno yacht?

È sicuramente molto suggestivo riuscire a navigare in mare aperto e svegliarsi ogni giorno in un posto diverso ma in quanti se lo possono permettere? Per questa ragione analizziamo i vantaggi e gli svantaggi del noleggio o dell’acquisto di uno yacht. Naturalmente esistono svariati tipi di imbarcazione e quelle superiori ai 24 metri di lunghezza sono definiti yacht di lusso. 

MA QUANTI TIPI DI IMBARCAZIONI CONOSCI??

Queste imbarcazioni possono essere di tre tipi: con il motore, con la vela o con entrambe. Ognuna di queste naturalmente ha dei pro e dei contro, con gli yacht a vela che costano molto meno di un qualsiasi modello a motore.

Cosa influisce quindi realmente sul prezzo di uno yacht? Per avere una imbarcazione simile ci sono molti fattori da dover tenere presenti, oltre alla tipologia dell’imbarcazione scelta. Uno degli aspetti da tenere sotto controllo naturalmente sono gli interni: dentro una di queste imbarcazioni di lusso si possono trovare, per esempio, degli arredamenti che possono far schizzare il prezzo alle stelle. Giovanni De Pierro ne sa qualcosa vista la sua esperienza negli yacht di lusso. Secondo varie ricerche, le industrie che si occupano degli accessori delle barche da diporto risultano avere il 27% di crescita. Parlando di cifre, se si prendono in esame degli yacht dai 16 ai 19 metri, il prezzo varia dai 500mila euro fino ad arrivare ad un milione di euro. Se la lunghezza sale dai 20 ai 30 metri, il costo varia dai 3 ai 7 milioni di euro, mentre se si superano i 35 metri si toccano cifre dai 60 milioni di euro in su. 

Il grande problema degli yacht però è la manutenzione, che può essere riassunta in 6 semplici elementi:
– carburante: conoscere in anticipo la rotta è necessaria per sapere i consumi;
– manutenzione ordinaria: possiamo riassumerlo nel “tagliando” delle automobili, in poche parole controllo di tutti gli strumenti e lavaggio;
– manutenzione straordinaria: in caso di qualche incidente;
– assicurazione: stessa identica cosa delle automobili, è sempre necessario essere tutelati, anche in mare;
– costi di alaggio: una delle spese più frequenti, ovvero quando lo yacht è nel porto, ed è un servizio molto diffuso dai cantieri nautici specializzati;
– equipaggio: tutto il personale a bordo deve essere retribuito. 

Per affittare uno yacht il discorso è diverso e si devono tenere presenti altri particolari: con o senza equipaggio? Per quanti giorni? Per quale destinazione? Se si vuole effettuare un viaggio senza problemi si ha bisogno di uno skipper, uno chef e altro personale, quindi il costo dipende in base alle proprie necessità e naturalmente influisce anche il periodo dell’anno (se alta o bassa stagione). Gli yacht si possono facilmente noleggiare tramite i numerosi servizi online e si può arrivare a 2.000€ al giorno per una imbarcazione da 23 metri con skipper incluso, mentre si può salire fino ai 50.000€ a settimana se si prende in esame uno yacht da 30 metri con 5 componenti di equipaggio, che può ospitare fino a 10 persone. 

Il consiglio tra affittare o acquistare uno yacht ricade sul primo, poiché ci sono meno responsabilità e il mantenimento di una imbarcazione simile è molto dispendioso. 

Qui chiudiamo e ringraziamo di nuove, infinitamente mille volte grazie Giovanni De Pierro !

3 consigli al top da Giovanni De Pierro

Giovanni De Pierro è un imprenditore di Roma con lunga esperienza nel settore nautico, curatore di un blog sul mondo dello yachting ed esperto consulente del lavoro. Sul web da Roma Giovanni De Pierro pubblica diversi consigli a chi, come lui, è appassionato di nautica. Abbiamo avuto il piacere di ricevere 3 consigli esclusivi per voi lettori, CONTINUA A LEGGERE!

CONSIGLI NUMERO 1: Se soffri il mal di mare….

Prende il nome di cinetosi e frena spesso le velleità di molti, che desiderano vivere un’esperienza in mare, per una crociera o anche per un semplice giro in barca tra amici. Si tratta del mal di mare, nemico invisibile, ma insidioso, che spesso rovina i viaggi, trasformandoli in autentici incubi “a bordo”. I sintomi più frequenti sono: senso di vomito, nausea, spossatezza, sonnolenza, pallore e sudorazione fredda. Sono sempre più le persone che soffrono del comune mal di mare ma, se fino a qualche tempo fa, la cinetosi creava imbarazzo e vergogna, oggi viene affrontata con maggiore serenità. Infatti, è importante sapere che non c’è necessità di rinunciare ad un viaggio in barca perché vittime del mal di mare. Basterà, così, seguire alcuni piccoli consigli per evitare la cinetosi e vivere al meglio il tanto agognato viaggio in barca. Il primo consiglio per chi soffre il mal di mare è sicuramente quello di fare immediato ricorso ai farmaci antinausea o ai tranquillanti, tentando rimedi più naturali e dolci. Per prima cosa, chi soffre di mal di mare deve tentare di trovare una sistemazione in barca, che si trovi in corrispondenza del centro di gravità della nave, perché è un punto dove oscillazioni e movimenti risultano essere più mitigati e rallentati. Altro consiglio importante per chi soffre il mal di mare è quello di prediligere un ambiente ventilato, aperto e luminoso, evitando gli spazi angusti e claustrofobici. Infatti, chi soffre il mal di mare non deve mai portarsi sotto coperta, dove cala il livello di ossigeno e le oscillazioni della barca sono più violente e percepibili. Dunque, un consiglio per chi soffre di mal di mare è quello di rimanere in superficie, respirare pienamente l’aria del mare ed evitare tutti gli odori, che favoriscono la nausea ed il malessere. Inoltre, sarà importante accompagnare l’ondeggiare della barca con il respiro, concentrandosi sull’orizzonte, al fine di mettere in equilibrio mente e respiro. Il mal di mare, infatti, come il malessere causato dagli altri mezzi di trasporto, è dovuto da una sorta di interferenza tra gli stimoli che regolano l’equilibrio e quelli che guidano muscoli ed articolazioni. Altra accortezza che le vittime di cinetosi possono osservare è legata al cibo.

VA BENE, ABBIAMO CAPITO MA…QUINDI?? COSA DOBBIAMO FARE PRIMA DI SALIRE A BORDO?

Prima di salire a bordo sarà importante evitare alcool, fumo, caffè, latte, bevande ad alto tasso di acidità, a cui preferire acqua fresca e frizzante. Se il mare è mosso, però, un consiglio per chi soffre il mal di mare è quello di evitare di salire a bordo a stomaco vuoto. Meglio mangiare qualcosa di secco e di salato, cercando sollievo in fonti di distrazione rilassanti. Inoltre, sarà importante coricarsi o sedersi quando compaiono i primi sintomi del mal di mare. Qualora questi rimedi dolci e naturali non funzionino, allora, sarà importante ricorrere ai farmaci, soprattutto quelli a base di scopolamina, prometazina e dimenidrinato. Esistono anche anche cerotti da applicare dietro l’orecchio due ore prima di salire a bordo, i bracciali anti nausea e gomme da masticare, che vanno assunte nel momento in cui si avvertono i primi sintomi del mal di mare. Però, è sempre importante consultare il medico prima di assumere qualsiasi medicinale. Dunque, in caso di mal di mare, niente paura! Seguendo questi piccoli e semplici consigli, il tanto agognato viaggio in barca diventa sogno realizzabile. 

CONSIGLIO NUMERO 2: Corso Yacht Master per patente

La passione per le barche è molto diffusa in Italia e, negli ultimi anni, le imbarcazioni di lusso hanno stravolto il mercato grazie alla loro diffusione, spiega Giovanni De Pierro. Per tale ragione, molti appassionati e skipper professionisti hanno deciso di conseguire il corso Yacht Master, un attestato di certificazione che conferma le proprie abilità e professionalità.

Il corso Yacht Master non è affatto una passeggiata, richiede molto impegno ed è una patente che certifica le competenze della navigazione e della gestione di uno yacht, in qualsiasi condizione. Gli esami da dover affrontare sono lunghi e abbastanza complessi, inoltre ci potrebbe essere un problema per chi non mastica le lingue straniere: le verifiche sono completamente in inglese stando a Giovanni De Pierro. Chiunque vuole diventare uno skipper o voglia comunque lavorare all’estero, avere tra i suoi documenti questa certificazione attesta le sue ottime abilità oltre ad avere un titolo abbastanza prestigioso. 

Il corso Yacht Master può avvenire in due modalità: 

  • SULLA BARCA O IN AULA Questo è possibile grazie agli enormi passi in avanti fatti dalla tecnologia che permette l’utilizzo di diversi programmi di apprendimento tramite internet. Una volta scelta la tipologia e iniziato il corso, alla fine ci sarà un esame che metterà alla prova tutti gli argomenti affrontati durante le lezioni. Per avere l’attestato ufficiale però si deve effettuare per forza una prova finale in mare, quindi nel caso di corsi via internet è previsto in seguito un ulteriore aggiornamento.
  • DAL VIVO IN AULA Per chi invece ha già una minima conoscenza dell’ambito nautico e vuole approfondire un minimo i concetti, può seguire diversi corsi con delle persone che hanno già ottenuto lo Yacht Master. Queste lezioni sono per un massimo di 4 persone e si svolgono su una imbarcazione dove in seguito avrà luogo una piccola prova finale. Queste tipologie di corsi sono ottime per rinfrescarsi la memoria o per effettuare i primi passi nel mondo nautico, in modo da prepararsi al meglio in vista delle lezioni vere e proprie di Yacht Master. 

Negli ultimi tempi sono state modificate varie cose, tra cui i brevetti: adesso la certificazione di Coastal Skipper si è tramutato in “Yacht Master Coastal”. Questi si ottengono in base alle miglia percorse su una imbarcazione e per accedere allo Yacht Master Offshore occorrono 2500 miglia. Il Royal Yachting Association (RYA) ha notato come sempre più persone intraprendono il Coastal, perché probabilmente non hanno come obiettivo quello di lavorare in questo ambito ma utilizzano il corso per aumentare le proprie abilità, in modo da farsi trovare pronti quando si decide di effettuare una gita in mare con la famiglia o con gli amici. 

Uno degli aspetti fondamentali per essere preparati al meglio ad uno dei corsi Rya, è quello riguardante la cura della barca. Quando si intraprendono queste lezioni, ad ogni persona viene affidata una imbarcazione e il primo impatto è sempre importante. Per questo scrive Giovanni De Pierro che non è indispensabile che la barca sia pulita e splendente, ma deve avere tutta l’attrezzatura in regola, anche perché un altro aspetto su cui si soffermano questi corsi è la manutenzione del mezzo. 

Per effettuare lo Yacht Master ci sono diversi documenti da dover presentare al momento dell’esame, come il certificato di primo soccorso e il bonifico effettuato alla Rya per la certificazione. 

CONSIGLIO NUMERO 3: AFFITTA UNO YACHT! TI SENTIRAI SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALIDOSO ! 

Il mercato nautico degli ultimi anni è aumentato incredibilmente, facendo notare come il settore goda di un’ottima salute nonostante sia un mercato di nicchia. Finora in Italia la situazione è molto rosea, come confermano i dati di Confindustria Nautica, dove le barche da diporto stanno attraversando un momento d’oro. Se qualcuno vuole entrare in questo mondo, la domanda è sempre la stessa: è meglio affittare o acquistare uno yacht?

È sicuramente molto suggestivo riuscire a navigare in mare aperto e svegliarsi ogni giorno in un posto diverso ma in quanti se lo possono permettere? Per questa ragione analizziamo i vantaggi e gli svantaggi del noleggio o dell’acquisto di uno yacht. Naturalmente esistono svariati tipi di imbarcazione e quelle superiori ai 24 metri di lunghezza sono definiti yacht di lusso. 

MA QUANTI TIPI DI IMBARCAZIONI CONOSCI??

Queste imbarcazioni possono essere di tre tipi: con il motore, con la vela o con entrambe. Ognuna di queste naturalmente ha dei pro e dei contro, con gli yacht a vela che costano molto meno di un qualsiasi modello a motore.

Cosa influisce quindi realmente sul prezzo di uno yacht? Per avere una imbarcazione simile ci sono molti fattori da dover tenere presenti, oltre alla tipologia dell’imbarcazione scelta. Uno degli aspetti da tenere sotto controllo naturalmente sono gli interni: dentro una di queste imbarcazioni di lusso si possono trovare, per esempio, degli arredamenti che possono far schizzare il prezzo alle stelle. Giovanni De Pierro ne sa qualcosa vista la sua esperienza negli yacht di lusso. Secondo varie ricerche, le industrie che si occupano degli accessori delle barche da diporto risultano avere il 27% di crescita. Parlando di cifre, se si prendono in esame degli yacht dai 16 ai 19 metri, il prezzo varia dai 500mila euro fino ad arrivare ad un milione di euro. Se la lunghezza sale dai 20 ai 30 metri, il costo varia dai 3 ai 7 milioni di euro, mentre se si superano i 35 metri si toccano cifre dai 60 milioni di euro in su. 

Il grande problema degli yacht però è la manutenzione, che può essere riassunta in 6 semplici elementi:
– carburante: conoscere in anticipo la rotta è necessaria per sapere i consumi;
– manutenzione ordinaria: possiamo riassumerlo nel “tagliando” delle automobili, in poche parole controllo di tutti gli strumenti e lavaggio;
– manutenzione straordinaria: in caso di qualche incidente;
– assicurazione: stessa identica cosa delle automobili, è sempre necessario essere tutelati, anche in mare;
– costi di alaggio: una delle spese più frequenti, ovvero quando lo yacht è nel porto, ed è un servizio molto diffuso dai cantieri nautici specializzati;
– equipaggio: tutto il personale a bordo deve essere retribuito. 

Per affittare uno yacht il discorso è diverso e si devono tenere presenti altri particolari: con o senza equipaggio? Per quanti giorni? Per quale destinazione? Se si vuole effettuare un viaggio senza problemi si ha bisogno di uno skipper, uno chef e altro personale, quindi il costo dipende in base alle proprie necessità e naturalmente influisce anche il periodo dell’anno (se alta o bassa stagione). Gli yacht si possono facilmente noleggiare tramite i numerosi servizi online e si può arrivare a 2.000€ al giorno per una imbarcazione da 23 metri con skipper incluso, mentre si può salire fino ai 50.000€ a settimana se si prende in esame uno yacht da 30 metri con 5 componenti di equipaggio, che può ospitare fino a 10 persone. 

Il consiglio tra affittare o acquistare uno yacht ricade sul primo, poiché ci sono meno responsabilità e il mantenimento di una imbarcazione simile è molto dispendioso. 

Qui chiudiamo e ringraziamo di nuove, infinitamente mille volte grazie Giovanni De Pierro !

Senza categoria