Chi è l’autore del Signore degli Anelli? Aver inserito questa domanda all’interno di una prova di ammissione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia ha destato scalpore e molta incredulità. È stato questo, infatti, il quesito più discusso, tra i 60 proposti ai 66.638 aspiranti camici bianchi, che avevano a disposizione 100 minuti, per aggiudicarsi uno dei 13.072 posti disponibili in tutte le facoltà d’Italia, e che ha fatto pensare a un ricorso test medicina 2020.Facendo, perciò, un rapido calcolo, solo un candidato su 5 ha potuto avere accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Si tratta, comunque, di una probabilità maggiore rispetto agli anni precedenti, poiché i posti hanno subìto un incremento di 1500 unità rispetto al 2019. Però, l’aumento dei posti disponibili non ha evitato le proteste e i reclami al di fuori delle diverse sedi dove si sono tenute le prove, soprattutto nei confronti del numero chiuso ancora vigente. E, di conseguenza, non sono mancati i ricorsi da parte di chi è rimasto fuori. Nonostante il caos e le proteste legate alle prove di ammissione, i candidati hanno vissuto un giorno speciale ed importante per due motivi importante. Da un lato, perché i ragazzi si stavano giocando il futuro universitario, dall’altro perché c’è stato un ritorno fisico in aula dopo 6 mesi di assenza e chiusura, nonostante tutte le procedure da mettere in pratica per assicurare il distanziamento tra le postazioni, evitare gli assembramenti tali da non permettere ai ragazzi di parlarsi durante l’attesa ed effettuare i controlli sulle mascherine e sulle autocertificazioni, che attestavano la buona salute del candidato. I 60 quesiti proposti ai candidati vertevano su argomenti quali: biologia (18 domande), chimica (12 quesiti), fisica e matematica (8 domande), cultura generale (12 quesiti) e logica (10 domande). Gli argomenti più presenti sono stati: la molla, il triangolo isoscele, la reazione da bilanciamento e la fotosintesi. Tuttavia, i quesiti che hanno messo maggiormente in difficoltà gli studenti sono stati quelli di logica, (in particolare, una sul fuso orario: “Se a Londra sono le 19 del 5 Settembre, in quale città sarà già il 6 Settembre?”) e alcune domande afferenti alla cultura generale. Queste ultime si concentravano più precisamente sull’ordine cronologico con cui si sono succeduti i Presidenti della Repubblica italiana, a partire da Cossiga a Mattarella, sulle opere di Freud o sull’autore de “Il Signore degli Anelli”. Il quesito che, di certo, ha destato le più aspre discussioni e passerà alla storia dei test d’ingresso alle facoltà di Medicina e Chirurgia. Oltre alla scarsa pertinenza delle domande con gli argomenti propri di una facoltà come quella di Medicina, si sono rilevate proteste e segnalazioni per la presenza di presunte irregolarità nel corso dello svolgimento delle prove. Infine, a tal proposito, si è espresso Massimo Tortorella, presidente del pool legale Consulcesi, società da sempre in prima linea per chi vuole portare avanti un ricorso test professioni sanitarie 2020, che ha affermato: “Abbiamo raccolto a Milano e in vari atenei segnalazioni di apertura delle buste del test prima delle ore 12 con sorteggi sospetti; domande simili al test di Veterinaria del giorno prima; device trovati negli zaini degli esaminandi. E poi abbiamo saputo anche di persone positive al Covid-19 o in quarantena escluse dal test, a cui non è stata proposta una data alternativa”.
Irregolarità nel corso del test di ammissione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, come fare ricorso
Chi è l’autore del Signore degli Anelli? Aver inserito questa domanda all’interno di una prova di ammissione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia ha destato scalpore e molta incredulità. È stato questo, infatti, il quesito più discusso, tra i 60 proposti ai 66.638 aspiranti camici bianchi, che avevano a disposizione 100 minuti, per aggiudicarsi uno dei 13.072 posti disponibili in tutte le facoltà d’Italia, e che ha fatto pensare a un ricorso test medicina 2020.Facendo, perciò, un rapido calcolo, solo un candidato su 5 ha potuto avere accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Si tratta, comunque, di una probabilità maggiore rispetto agli anni precedenti, poiché i posti hanno subìto un incremento di 1500 unità rispetto al 2019. Però, l’aumento dei posti disponibili non ha evitato le proteste e i reclami al di fuori delle diverse sedi dove si sono tenute le prove, soprattutto nei confronti del numero chiuso ancora vigente. E, di conseguenza, non sono mancati i ricorsi da parte di chi è rimasto fuori. Nonostante il caos e le proteste legate alle prove di ammissione, i candidati hanno vissuto un giorno speciale ed importante per due motivi importante. Da un lato, perché i ragazzi si stavano giocando il futuro universitario, dall’altro perché c’è stato un ritorno fisico in aula dopo 6 mesi di assenza e chiusura, nonostante tutte le procedure da mettere in pratica per assicurare il distanziamento tra le postazioni, evitare gli assembramenti tali da non permettere ai ragazzi di parlarsi durante l’attesa ed effettuare i controlli sulle mascherine e sulle autocertificazioni, che attestavano la buona salute del candidato. I 60 quesiti proposti ai candidati vertevano su argomenti quali: biologia (18 domande), chimica (12 quesiti), fisica e matematica (8 domande), cultura generale (12 quesiti) e logica (10 domande). Gli argomenti più presenti sono stati: la molla, il triangolo isoscele, la reazione da bilanciamento e la fotosintesi. Tuttavia, i quesiti che hanno messo maggiormente in difficoltà gli studenti sono stati quelli di logica, (in particolare, una sul fuso orario: “Se a Londra sono le 19 del 5 Settembre, in quale città sarà già il 6 Settembre?”) e alcune domande afferenti alla cultura generale. Queste ultime si concentravano più precisamente sull’ordine cronologico con cui si sono succeduti i Presidenti della Repubblica italiana, a partire da Cossiga a Mattarella, sulle opere di Freud o sull’autore de “Il Signore degli Anelli”. Il quesito che, di certo, ha destato le più aspre discussioni e passerà alla storia dei test d’ingresso alle facoltà di Medicina e Chirurgia. Oltre alla scarsa pertinenza delle domande con gli argomenti propri di una facoltà come quella di Medicina, si sono rilevate proteste e segnalazioni per la presenza di presunte irregolarità nel corso dello svolgimento delle prove. Infine, a tal proposito, si è espresso Massimo Tortorella, presidente del pool legale Consulcesi, società da sempre in prima linea per chi vuole portare avanti un ricorso test professioni sanitarie 2020, che ha affermato: “Abbiamo raccolto a Milano e in vari atenei segnalazioni di apertura delle buste del test prima delle ore 12 con sorteggi sospetti; domande simili al test di Veterinaria del giorno prima; device trovati negli zaini degli esaminandi. E poi abbiamo saputo anche di persone positive al Covid-19 o in quarantena escluse dal test, a cui non è stata proposta una data alternativa”.